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Può un solo fotogramma, o meglio, può il primo fotogramma di una storia accendere l’entusiasmo dello spettatore tanto da farlo sussultare sul divano prima ancora di essersi messo comodo? Sì, se la storia è ambientata nella Galassia lontana lontana, la serie si chiama “Obi-Wan Kenobi”, l’episodio è il quinto e il fotogramma in questione mostra Coruscant.
«Sarà la nostalgia!», obietterà qualcuno. Può darsi, rispondiamo noi, ma in realtà l’effetto nostalgia fa molto presto a svanire se la storia non ha nulla da raccontare, e questo quinto episodio di “Obi-Wan Kenobi” ha davvero molto da raccontare, moltissimo per cui emozionarsi! Insomma, se non si fosse capito l’episodio ci è piaciuto davvero tanto.
Il fulcro emotivo dell’episodio è il già celebre flashback che si apre proprio con il fotogramma di cui sopra. Si tratta, per l’esattezza, di un ricordo di Darth Vader, quando era ancora un tormentato Padawan di Obi-Wan, probabilmente appena prima degli eventi narrati ne “L’attacco dei cloni”. Il ricordo, che ci viene mostrato a poco a poco nel corso dell’episodio, mostra un momento chiave nell’addestramento e in generale nella storia di Anakin. L’abilità di controllare la Forza non gli fa certo difetto, ma le qualità di un Jedi invece sì, «da un certo punto di vista», ovvero quello del suo maestro, che al contrario pare incarnarle al meglio.
Anakin è aggressivo, arrogante, insicuro, accecato dal suo stesso potere: tutte caratteristiche che come sappiamo lo porteranno alla rovina. Obi-Wan tenta di aprirgli gli occhi, ma, una volta sconfitto, ad Anakin rimane solo un senso di sconfitta e umiliazione. Nella sua caduta su Mustafar ne “La vendetta dei Sith” ora riecheggia anche questo momento. Riecheggia, tuttavia, anche nell’episodio in questione. Darth Vader, infatti, nonostante sia un potente Sith, è per certi versi ancora un Padawan e questo dà a Obi-Wan uno “high ground” psicologico che sfrutta al meglio per sottrarsi al combattimento e fuggire portando tutti in salvo.
Finalmente l’episodio ci mostra la vera natura di Reva, il reale movente delle sue azioni: il risentimento sia per Darth Vader sia per Obi-Wan, il primo assassino materiale della sua famiglia Jedi, per così dire, il secondo colpevole di esserne stato il maestro. Tala esce di scena sacrificandosi, non prima di averci raccontato un ulteriore tassello del suo passato. La trama forse non aveva più bisogno di lei, ma è un peccato che sia morta. Il Grande Inquisitore, come anticipato (e come dettato dalle esigenze della continuità) non è morto ed è tornato per riprendersi il proprio ruolo. Infine, l’episodio si conclude con un primo piano su Luke: dopo la scoperta da parte di Reva, anche lui ora pare essere in pericolo…
A nostro avviso, “Obi-Wan Kenobi” continua a migliorare, non senza quegli inciampi che l’hanno caratterizzata sin qui e di cui abbiamo di volta in volta parlato. La serie, tuttavia, sembra aver trovato la sua identità. Il quinto episodio è senza dubbio il migliore finora. Non ci rimane che sperare che il sesto e ultimo (per ora… chissà!) sia addirittura superiore.
#SWTNV