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Nel terzo episodio della serie il protagonista eponimo s’imbatte in un messaggio scritto da un altro Jedi: «Solo con gli occhi chiusi puoi davvero vedere». Obi-Wan ne rimane doppiamente sorpreso: innanzitutto perché l’autore è Quinlan, una sua vecchia conoscenza (per ora non entreremo nel dettaglio), ma soprattutto perché la saggezza contenuta in quelle poche parole pare risvegliare in lui, anche se solo fugacemente, reminiscenze di un tempo passato, «prima dell’Oscurantismo… prima dell’Impero», quando la Forza gli dava possanza e chiaroveggenza. A noi spettatori quel messaggio, lasciato lì come incoraggiamento per altri Jedi smarriti o in fuga (o entrambe le cose), fa riecheggiare le parole di Obi-Wan in Una nuova speranza: «Gli occhi a volte ingannano. Non fidarti di loro», pronunciate a Luke Skywalker, che sta cominciando a imparare le vie della Forza allenandosi con la spada laser per la prima volta. Non si tratta di un easter egg né di una mera citazione, bensì di un elemento che dà coerenza al personaggio e alla saga tutta; è, fatto ancor più importante, un particolare che continua a raccontarci di un Obi-Wan in sospeso tra passato e futuro: è stato un grande cavaliere Jedi (nei prequel) e tornerà a esserlo (nella trilogia originale). Le parole di Quinlan fanno da raccordo a questi due momenti dell’arco narrativo di Obi-Wan.
Il clou del terzo episodio è, neanche a dirlo, il duello tra Obi-Wan e Darth Vader. Si tratta di un tassello importantissimo nel mosaico della saga ed era certamente il momento più atteso di questa nuova serie. Sorprende che sia arrivato già al terzo episodio, così come sorprende che il duello non abbia nulla di eroico. Anzi, in realtà non è nemmeno un duello: Darth Vader è all’apice del suo potere (nel senso della Forza, non politicamente) e Obi-Wan lo subisce per l’intera durata dello scontro, rischiando di soccombere in più momenti, divenendo vittima di una sadica vendetta. La sua paura non può nulla contro l’odio del suo vecchio Padawan, contro il Lato Oscuro. Vengono in mente le parole di Yoda nell’Impero colpisce ancora: «Solo un cavaliere Jedi ben addestrato, con la Forza sua alleata, sconfiggerà Fener [Vader]». Obi-Wan ha abbandonato la Forza da troppo tempo e sarebbe certamente morto senza l’aiuto di Tala, ufficiale imperiale che fa il doppio gioco aiutando i Jedi a nascondersi.
Forse anche in questa scena la regia non è impeccabile, ma ancora una volta la serie mostra una grande capacità di creare una connessione emotiva tra lo spettatore e i “vecchi” personaggi. Ci si aspettava un duello epico come nella “Vendetta dei Sith” e invece gli autori hanno avuto il coraggio di provare a sorprenderci, un coraggio che troppo spesso è mancato da quando la Disney ha preso in mano le redini della saga. Prima della fine di “Obi-Wan Kenobi” ci sarà un altro duello? Noi crediamo di sì, ma questa volta Obi-Wan sarà più pronto? Chiuderà gli occhi per connettersi ancora una volta con la Forza e vedere la realtà per quella che è realmente, come suggerito da Quinlan?
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